Da qualche tempo per motivi lavorativi scrivo sempre di meno su questo blog, ma attualmente è in corso un conflitto tra poteri dello Stato che non può farci rimanere impassibili e sarebbe bene che ciascuno di noi si facesse un'opinione di come Napolitano ha gestito il suo settennato al di là delle sviolinate di turno del Tg1 o di quanto professino taluni Onorevoli del PD (es. l'onorevole intervistato a Tg3 Linea Notte ieri 16 Luglio 2012).

La storia di Napolitano penso sia abbastanza nota a tutti, da Comunista intransigente in gioventù tanto che si spinse a bollare le rivolte ungheresi come "anti rivoluzionarie e restauratrici" e ad avallare l'intervento sovietico a Budapest a capo della corrente migliorista qualche anno dopo in vista di un'apertura della sinistra comunista verso i moderati.

Giusto a titolo di informazione e secondo alcuni libri usciti qualche anno fa (es. "Il baratto" Kaos Edizioni e scritto da De Lucia) la corrente migliorista del PCI aveva un giornale periodico che vendeva qualche decina di copie. Nonostante la tiratura non proprio eccelsa riceveva periodicamente richieste di inserzioni da parte d Mediolanum o comunque di attività legate direttamente o indirettamente a Berlusconi. E' dunque appurato che soldi più o meno berlusconiani nel tempo sono andati "a scopi pubblicitari" alla rivista migliorista "Il Moderno". Teniamo a mente questa informazioni e teniamocela per i nostri privati ragionamenti in futuro.

Napolitano diventa quindi Presidente della Repubblica nel 2006 col Governo Prodi destinato a cadere dopo nemmeno due anni. Durante i 4 anni e mezzo di governo berlusconiano invece il Presidente non si è certo contraddistinto per essere al di sopra delle parti o difendere la Costituzione. Più volte non si è opposto alle porcherie di Berlusconi fino a commettere un errore fatale che stiamo ancora oggi pagando. Era il Novembre 2010 e Berlusconi era finito, Fini era da qualche settimana uscito dal PDL per fondare una nuova formazione politica, nel frattempo altri piccoli pezzi si erano allontanati dal PDL e Berlusconi non aveva più la maggioranza in Parlamento.

Fini (non il PD) voleva quindi dare il colpo di grazia a Berlusconi e farlo cadere in Novembre con una richiesta di sfiducia quando qualcuno si inserisce nel dibattito politico chiedendo "stabilità". Era proprio Giorgio Napolitano quel qualcuno che prese di petto la situazione e richiese in maniera più o meno velata che la richiesta di sfiducia fosse rimandata di almeno un mese. Il PDL travolto dai mille scandali e che aveva condotto l'Italia nella crisi più nera quasi non ci crede: un mese di tempo per fare campagna acquisti. Succede quello che sappiamo tutti, molti parlamentari magicamente vengono convinti a sostenere il Governo e nonostante la fuoriuscita dei finiani e dopo un mese di campagna acquisti Berlusconi ottiene una maggioranza che lo mantiene a galla un altro anno.

Ma non è un anno facile, la sortita di Napolitano ha condotto il Paese 365 giorni dopo verso uno Spread oltre i 500 punti base dato che Berlusconi per forma mentis non poteva comunque accettare di alzare le tasse e di dare il via alle attività stana-evasori ma anzi aumentava la spesa pubblica a dismisura, tutto a discapito di sviluppo, PIL, occupazione. Insomma, il favore di Napolitano a Berlusconi ci è costato molto caro. E quando tutto oramai si avviava verso l'irreparabile ecco che Napolitano si rifà la verginità: porta Berlusconi alle dimissioni e consegna l'Italia al controllo di forze e sistemi sovranazionali che nulla hanno a che fare con il Parlamento. Perchè siamo daccordo tutti che quello che è successo nel Novembre - Dicembre 2011 non è niente di democratico vero?

E ora siamo alla ciliegina sulla torta. Alcune procure siciliane indagano sull'affare relativo alla ipotetica Trattativa Stato - Mafia dei primi anni 90. E nonostante la giustizia stia ancora facendo il proprio corso Napolitano nella primavera 2012 si affanna a dichiarare in TV che lo Stato non ha mai trattato con la mafia. Dopo la dichiarazione, ingenuamente mi chiedevo come mai il Presidente fosse entrato a gamba tesa all'interno di un dibattito così tanto delicato che riguarda storia - procure - giustizia e mafia. La risposta è arrivata in questi giorni: Napolitano ha richiesto alla Corte Costituzionale di intervenire affinchè blocchi in un modo o nell'altro l'attività delle Procure, richiedendo altresì che le intercettazioni che riportano la voce del Presidente della Repubblica vengano distrutte e non rese pubbliche. In realtà è da parecchio tempo che, secondo il Fatto Quotidiano, il Quirinale più o meno direttamente interviene all'interno delle indagini legittime delle procure siciliane per difendere qualcuno.

Siamo ancora sicuri che Napolitano sia stato un buon Presidente della Repubblica?