Berlusconi - Tremonti - il duo delle tasse. Parte 2 - Tutte le misure della manovra finanziaria
Dall'autunno 2010 all'estate 2011 il Governo ha lavorato molto, ma non per risolvere i problemi dell'economia italiana quanto a puntellare la maggioranza con innesti di qualche deputato proveniente dai gruppi più disparati, ad allargare la flottiglia dei sottosegretari (Brambilla, Santanchè solo per fare alcuni nomi), a fare gli interessi di pochi tagliando gli incentivi alle rinnovabili deprimendo l'unico settore che produceva reddito in Italia e a perdere malamente il referendum sul Nucleare e sull'Acqua Pubblica negando l'accorpamento alle elezioni facendo spendere allo Stato centinaia e centinaia di milioni di euro in più con la speranza che fallisse. Chiaramente l'Economia Mondiale non aspettava di certo lo Scilipoti o la Polidori di turno, così mentre si cercava di imporre voti di fiducia per risolvere i problemi del Premier gli indici economici andavano sempre più a fondo. Arriviamo quindi alle elezioni tardo-primaverili, la sconfitta del Governo Berlusconi e dei suoi alleati della Lega Nord (leggi qui per maggiori info) sembra però non turbare più di tanto i sogni della maggioranza. L'agenda politica non muta di molto, piuttosto che fare una analisi critica sui risultati elettorali e spingere i motori sull'economia l'attenzione del Governo si focalizza ovviamente sulla tanto agognata riforma della Giustizia.