Cominciano a placarsi le acque agitate dentro il Pd pugliese dopo la trattativa - fino a sfiorare la crisi - col presidente della Regione Nichi Vendola sul caso Taranto, ovvero lo scontro tra il «cartello» di partiti messi assieme dal sindaco vendoliano Stefàno e il candidato alla Provincia Florido. La schiarita definitiva sulla candidatura del centrosinistra jonico, che ha messo a repentaglio per un giorno la stessa ricandidatura di Vendola alle regionali del 2010, dovrebbe venir fuori presto con un’intesa sul programma tra il sindaco «ribelle» e il candidato Pd. 

Ma si cacciano le nubi anche nel territorio della sesta provincia. Ieri, infatti, sei sindaci della Bat hanno chiesto al partito regionale di promuovere la candidatura alla Provincia del deputato Francesco Boccia. I primi cittadini Vincenzo Zaccaro (Andria), Nicola Maffei (Barletta), Raffaele Bufo (Margherita di Savoia), Luigi Roccotelli (Minervino), Carlo Scelzi (Spinazzola) e Ruggero Di Gennaro (Trinitapoli) ricordano che il centrodestra ha tirato l’asso dalla manica di Francesco Ventola e l’Udc ha «scippato» alla sinistra l’ex sindaco Francesco Salerno.

Insomma, i tempi stringono e serve individuare una personalità autorevole sul piano regionale e nazionale. 

E l’identikit, per loro, non può che corrispondere a quello di Boccia. La proposta è stata immediatamente accolta dal partito regionale e lo stesso segretario Michele Emiliano ha chiamato Boccia per raccogliere la sua disponibilità. Ma Boccia preferisce prendere tempo: «mi fa piacere che in un momento così difficile il partito sia sia manifestato compatto e i sindaci abbiano pensato a me, ma avverto il bisogno di riflettere ancora un po’ prima di prendere la decisione». Fiato sospeso, dunque, mentre scatta l’ora dei chiarimenti anche con le donne del partito, che avevano protestato per la mancata presenza «rosa» nelle nomine della segreteria del partito. Da un lato, il Pd regionale ha ricordato che per la segreteria sono state rispettate le regole nazionali, dall’altro le donne contestano il mancato rispetto dello statuto regionale e minacciano di rivolgersi alla commissione di garanzia. Si spinge sull’acceleratore anche tra gli altri partiti dell’alleanza di centrosinistra che, tra qualche difficoltà, si sta ricomponendo in vista della sfida elettorale. Nei giorni scorsi Sd, Partito Socialista, MPS e componenti dell'associazione Uniti per la Sinistra hanno tenuto, alla presenza dei consiglieri regionali Michele Ventricelli e Carlo De Santis una riunione a Bari per concordare la presentazione di «liste e candidati unitari per la sinistra pugliese». Ipotesi che l’ex coordinatore del centrosinistra Onofrio Introna caldeggia, auspicando un esito a breve sulle europee. 

Per le amministrative, invece, i socialisti sperano in accordi a sinistra ma «laddove dovessero sorgere difficoltà, non escludiamo la ricerca di intese anche coi centristi dell’Udc». Da registrare, infine, l’aut-aut posto dal deputato Pierfelice Zazzera per conto dell’Italia dei Valori: «Fa piacere sentire dagli esponenti Udeur della nostra regione che rimarranno fedeli al presidente Vendola ed agli impegni elettorali assunti nel 2005 fino al termine del mandato - dice commentando le dichiarazioni alla «Gazzetta » del vice di Mastella, Buccoliero - nonostante Mastella abbia ottenuto la candidatura alle europee nella Pdl. Un po’ meno piacevole è intravedere l’intenzione, neppure tanto velata di rimanere fedeli a Vendola finché governa. Forse già preparandosi a governare con il centrodestra nel 2010. Insomma quella che si chiama politica dei due forni».


BEPI MARTELLOTTA (C) Lagazzettadelmezzogiorno.it