''In Puglia quasi un elettore su due alle ultime elezioni europee ha scelto il Popolo della libertà. Per questo, prima di prendere in esame candidature pur prestigiose e autorevoli al di fuori dei propri confini, è più che legittimo che il Pdl verifichi fino in fondo la possibilità di far emergere dal proprio interno il candidato alla presidenza della Regione, scegliendo fra coloro che hanno gli incarichi istituzionali di maggiore rilievo”. Lo afferma il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano (Pdl) in relazione alle prossime elezioni regionali in una nota nella quale sottolinea comunque che “è senz'altro positiva la confluenza nello schieramento di centrodestra di ogni formazione politica, ultima in ordine di tempo, Io Sud, con cui si condividano programmi e obiettivi: è un arricchimento politico e umano, che conferma le ragioni della nostra proposta”.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Mantovano ricorda come “la classe dirigente del Pdl in Puglia” esprima “un ministro e un sottosegretario, un vicepresidente della Camera, il presidente della Commissione Bilancio del Senato, il presidente vicario del gruppo del Pdl al Senato; non vanno poi dimenticati il coordinatore regionale e il capogruppo del partito al Consiglio regionale; sempre dall’area Pdl è emersa la qualificata ipotesi esterna di Stefano Dambruoso”. “Il rispetto della volontà degli elettori, e del ruolo che costoro hanno conferito al Pdl – conclude Mantovano – consiglia che solo una volta esaurita la scelta al proprio interno, a causa della espressa indisponibilità di tutti coloro che ho prima elencato, e solo dopo il doveroso esame da parte del Coordinamento regionale e dell’Ufficio di presidenza del Pdl, vadano prese in esame legittime candidature provenienti da altri partiti, nazionali o territoriali”.