http://www.iltaccoditalia.info/public/poli%20ap.jpgCome da troppi mesi dicevamo tramite questo sito, la candidatura della sempre verde Adriana Poli alla poltrona che tanto aspirava ha fatto ritornare la stessa sui suoi passi riabbracciando l'area Pdl-Berlusconiana, quell'area che negli ultimi mesi aveva combattuto con molto livore in quanto rappresentava niente poco di meno che gli interessi leghisti del Nord a discapito del Sud. Un Sud che stando alle prime notizie che circolano, ora può aspettare un altro po. Il meridionalismo della Poli non era niente altro che pura e legittima sia chiaro, ambizione personale. Nel Pdl non le davano spazio necessario? Fitto e Mantovano erano dei terribili avversari interni? Allora la Poli esce, fonda un movimento e pretende di essere la candidata del centrosinistra in nome di un meridionalismo anni 2000, che non nasce da un sentimento proprio ma solo dalla voglia di rivalsa verso chi non le ha mai concesso spazio. Nel centrosinistra però c'è qualche testa più dura della sua, e la candidatura salta.

Allora in nome di poltrona, che mira a saziare una sete di potere che non conosce limite benchè la on. Poli abbia ricoperto in 70 anni ogni ruolo politico-amministrativo immaginabile, vadano un po a quel paese parole e concetti come Sud, Anti-leghismo, prodotti salentini e meridionali e lotta contro un governo oggettivamente nordista. Si cambia pagina, Berlusconi non diventa più un nemico ma diventa la chiave di volta per scardinare i suoi nemici di sempre interni al suo ex-prossimo-partito.

Ecco allora che entra in campo il padre spirituale di tutte queste persone, Silvio Berlusconi che convince i salentini Fitto-Mantovano-Palese a farsi da parte affinchè possano candidare in santa pace la signora Poli anch'essa salentina. Salentino era il vecchio Presidente Fitto (non anagraficamente si intende), Salentini erano i candidati in Pectore (Palese,Mantovano) e salentina sarà quasi certamente il nuovo candidato del centrodestra in Puglia.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Chi ne esce male da questa vicenda sono tutte queste persone che abbiamo appena elencato. La Poli in primis in virtù delle sue girovolte politiche (prima a destra, poi a sinistra, poi a destra), Fitto-Mantovano finalmente sconfitti e anche ridicolizati, e l'intero PDL Barese, che da più di un ventennio non riesce a far nascere una classe dirigente degna di questo nome stritolata sotto il peso di dirigenti leccesi che hanno certamente ottimi agganci là dove serve.

Alla fine in politica tutto fa brodo. Di certo è che ora nasce un problema di governabilità della Regione visto la fine amministrativa che ha fatto la città di Lecce sconvolta nell'eterna lotta Fitto-Poli. Sempre qualora la signora dovesse spuntarla sul candidato del centrosinistra. Altrimenti, si aprireppe l'agognata porta della pensione e forse un po più di spazio a gente "fresca". Anche perchè se spera di portare l'elettorato di Io Sud nel Pdl forse ha sbagliato un po di conti.