Tremonti, noto ministro ultra liberista diventato nel volgere di una notte no global, si è presentato stamani per autodifendersi niente poco di meno che...ad Uno Mattina. Infatti il suo principale consigliere politico, On. Milanese, risulta essere indagato in diverse vicende legate agli appalti Sogei e ai finanziamenti illeciti all'Enav tanto che agli inizi di Luglio la Procura di Napoli ha richiesto l'arresto per il deputato pidiellino, richiesta ovviamente inoltrata alla Camera dei Deputati che la discuterà a Settembre dato che probabilmente ora il periodo non è dei migliori perchè proprio qualche giorno fa la Camera ha detto si all'arresto dell'on. Papa.

Tremonti da Milanese ,che risulta indagato non certo per furti di caramelle, usufruiva senza regolare contratto di un appartamento a Roma. Ricordiamo che per una analoga vicenda il potente ministro di Imperia, Claudio Scajola, fu costretto alle dimissioni nell'inverno scorso. Travolto dalle accuse e dalle richieste di dimissioni Tremonti, piuttosto che prendere atto del suo madornale errore trova di meglio da fare: va da Uno Mattina per autoassolversi. Sulla vicenda è proprio Il Giornale di Berlusconi a scrivere le seguenti "pesanti" righe: Un nuovo «sistema Anemone». Lavori gratis offerti a personaggi di primo piano della politica in grado di assicurare, in cambio, appalti e fruttuose entrature. Nel mirino c’è la Sogei, la società del ministero dell’Economia che per anni ha assegnato numerosi appalti di ristrutturazione a quella Edil Ars che si occupò dei lavori nella casa di via di Campo Marzio abitata da Tremonti ma presa in affitto (e pagata) dall’ex braccio destro del ministro Marco Milanese.

La difesa di Tremonti risulta essere abbastanza patetica dato che non ammette di aver sbagliato e quindi trova giusto non chiedere scusa agli italiani dato che il suo errore è dato dalla superficialità con cui ha trattato la vicenda visto che è sempre preso dalla gestione dei conti pubblici. Gestione che probabilmente non consente al ministro di trovare un regolare affitto. Inoltre ha ammesso che lui a Roma giustamente alloggiava in una caserma della Finanza ma in quel posto si sentiva spiato e quindi per motivi di privacy ha deciso di trasferirsi presso casa dell'amico senza che fosse regolarizzato il contratto.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Su questa faccenda Rutelli oggi ha detto che la vicenda è abbastanza grave visto che se il Ministro dell'Economia di una Repubblica occidentale si sente spiato in una caserma della Finanza allora qualcosa non va per il verso giusto e il Ministro avrebbe dovuto fare qualche denuncia. Visto che queste sono motivazioni ex-post alla vicenda Milanese non è detto però che questa non sia che una banale scusa. Caro Ministro, ammesso e concesso che non vi siano illeciti nella faccenda dato che questo lo vaglieranno gli organi preposti, è politicamente ammissibile che un Ministro dell'Economia alloggi senza alcun contratto in un appartamento di un amico formalmente indagato per certi appalti, giri di denaro, raccomandazioni, scambi tra nomi noti e la pubblica amministrazione? Non è proprio "trasparente" che la figlia dell'amministratore della Edil Ars che ha ricevuto tra appalti e bandi a trattativa privata ben 25 milioni di euro in dieci anni dalla Sogei venga assunta proprio...alla Sogei (società del ministero dell’Economia). E non è altrettanto trasparente che la Edil Ars si sia occupata anche dei lavori nella casa di via di Campo Marzio abitata da Tremonti ma presa in affitto (e pagata) dall’ex braccio destro del ministro Marco Milanese.

Si, ora ha detto che a lei non interessano i salotti romani, che non ha bisogno di rubare in quanto è ricco e che il lavoro lo impegna tanto che probabilmente qualche cosa è sfuggita al suo controllo. Ma questo al cittadino elettore cosa importa? Quali sono le prerogative del ministro dell'Economia e dove finiscono le proprie responsabilità derivanti dall'occuoazione del pubblico ufficio? Dato che Scajola qualche tempo fa si è dimesso, che aspetta lei a fare altrettanto? Non possiamo perciò che riportare le parole del Presidente Vendola: «Umiliante e imbarazzante rispetto alla crisi morale ed economica che attraversa il Paese. Di fronte a quello che sta accadendo, non è solo Tremonti che dovrebbe dimettersi, ma l'intero governo per la sua insostenibile condotta. Va ricostruita un'intera classe dirigente. Serve una svolta radicale perché non è possibile che i poveri si impoveriscono mentre i ricchi si arricchiscono. C'è una voragine morale»