Sembra che Berlusconi sia veramente giunto al capolinea. Ieri pomeriggio a Montecitorio è successo l'imprevedibile: il Governo è stato infatti battuto sull'assestamento del Bilancio 2010. Una sconfitta epocale che porterà a conseguenze al momento abbastanza imprevedibili. Elezioni nel 2012? Governo tecnico ed elezioni nel 2013?
Ma ripercorriamo la giornata di ieri 11 Ottobre 2011. A Montecitorio si vota l'assestamento di bilancio, la maggioranza richiesta è di 291 ma il Governo incassa con Berlusconi presente in aula, solo 290 voti a favore. Infatti altrettanti 290 voti sono stati i contrari, qualche minuto di silenzio e Berlusconi lascia l'emiciclo vistosamente contrariato.
Assenze pesanti che politicamente vogliono dire qualcosa: Scajola, Tremonti e Bossi. Su Scajola è facile prevedere le motivazioni dell'assenza, sta facendo pesare il suo voto per giungere ad un accordo con il PDL quanto più a suo favore possibile. Tremonti invece è all'ingresso dell'aula e non entra, ciò comporta la batosta per il Governo. Bossi invece è in transatlantico a parlare con i cronisti non rendendosi conto forse di quello che accada qualche passo più in la.
Poi vi è l'assenza dei 7 parlamentari dei Responsabili che mancano al completo e dei 4 del gruppo misto con Miccichè e Ronchi. A questi si aggiungono 19 parlamentari del PDL che risultanto assenti perchè ufficialmente in missione. Insomma una maggioranza che numericamente forse c'è e può resistere qualche altro mese ma che politicamente non esiste più da tempo tra i Responsabili in cerca di potere e visibilità perchè destinati probabilmente a sparire (finalmente) dalla politica con le nuove elezioni, i capi del sottobosco PDL che si contendono il dopo Berlusconi certi oramai che la parabola discendente del Cavaliere sia oramai incontrollabile, Tremonti che probabilmente aspira a qualcosa magari con l'appoggio dell'opposizione.
Il risultato di ieri è che comunque Berlusconi richiederà la fiducia su delle considerazioni programmatiche, fiducia che certamente otterrà perchè nel frattempo più o meno tutti saranno accontentati e almeno per il momento ingoieranno la foglia. Chi ci perderà sarà sempre il Paese, governato da un Governo che tutto fa, tranne che governare.